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Il punto sulla Germania

  • Vlad Rotis
  • 10 feb
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 10 feb

Dopo la collaborazione tra AfD e CdU

La Germania, negli ultimi mesi, non riesce a conoscere tranquillità. Dopo la crisi di governo apertasi lo scorso novembre a seguito del "licenziamento " del ministro delle Finanze Linder (FDP) da parte del cancelliere Scholz (SpD), la politica tedesca è stata scossa da discussioni riguardanti una possibile collaborazione tra l’Unione Cristiano-Democratica (CDU) e l’Alternativa per la Germania (AfD) in vista delle elezioni federali del 23 febbraio 2025. Queste ipotesi sono emerse dopo che la CDU, guidata da Friedrich Merz, ha presentato una mozione al Bundestag proponendo misure più severe sull’immigrazione. La mozione è stata approvata con il sostegno decisivo dell’AfD, segnando un precedente storico: la prima volta che una proposta della CDU è passata grazie ai voti dell’estrema destra. Anche il ministro delle infrastrutture italiano Matteo Salvini ha mostrato su X tutta la sua felicità il coinvolgimento di AfD, alleato della Lega in Europa.

Angela Merkel, cancelliera tedesca dal 2005 al 2021
Angela Merkel, cancelliera tedesca dal 2005 al 2021

La mossa di Merz ha provocato proteste significative in tutto il paese. Decine di migliaia di persone sono scese in piazza a Berlino e in altre città (in Baviera si parla addirittura di 200.000) per manifestare contro una potenziale alleanza tra la CDU e l’AfD, esprimendo preoccupazione per una possibile svolta a destra nella politica tedesca. Persino Angela Merkel, ex cancelliera e figura di spicco della CDU, ha espresso pubblicamente il suo disappunto riguardo una possibile alleanza tra CDU e AFD, sottolineando l’importanza di mantenere una “barriera tagliafuoco” (Brandmauer) tra i partiti democratici e l’estrema destra.

“Non mi sarebbe sembrato corretto tacere”

Ha dichiarato l'ex cancelleria tedesca.

Nella politica tedesca si parla sempre più insistentemente della caduta del “cordone sanitario”, ovvero, la collaborazione di più forze moderate per escludere un partito o movimento ritenuto troppo estremista.

Ultimi sondaggi a cura ISPI
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Nonostante le speculazioni, Friedrich Merz ha chiarito che la CDU non intende formare una coalizione con l’AfD. In un discorso al congresso del partito, ha affermato:

“La CDU è pronta a guidare il Paese. Mai con l’ultra-destra di AfD”.

Tuttavia, la collaborazione parlamentare tra la CDU e l’AfD ha sollevato interrogativi sulla futura direzione politica della Germania. Con le elezioni imminenti, che vedono i cristiano-democratici al 29% e l’ultra-destra al 23%, rimane da vedere come queste dinamiche influenzeranno le scelte degli elettori e la formazione del prossimo governo.


Da chiarire è anche il ruolo che svolgerà Elon Musk nelle prossime elezioni tedesche. L'uomo più ricco del mondo non ha nascosto le proprie simpatie per il partito di estrema destra tedesco. A gennaio 2025, Musk ha partecipato al congresso nazionale del partito e ospitato sul suo account X la leader dell’AfD, Alice Weidel, per un’intervista in vista delle elezioni federali tedesche dove ha definito il partito “L’ultima speranza per la Germania” (ne abbiamo già parlato in articolo precedente).

L’intervista è diventata virale perché Weidel ha sostenuto la tesi secondo cui Adolf Hitler fosse in realtà un comunista, affermazione che Musk non ha contestato, suscitando ampie critiche.

E’ inutile rimarcare quanto le elezioni tedesche siano fondamentali per il futuro dell’Europa ma soprattutto per l’Italia. I legami economici tra il nostro paese e la “Locomotiva d’Europa” sono estremamente profondi, la Germania è il nostro principale partner commerciale (Secondo l’ISTAT l’Italia esporta verso la Germania merce per un valore di 77,5 miliardi e ne importa per 91 miliardi) e pensare di dover collaborare con una forza così euroscettica e estremista non può farci stare tranquilli.


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